domenica 15 aprile 2012

RESTIAMO UMANI

Un anno fa veniva assurdamente ucciso Vittorio Arrigoni. Con lui si spegneva la più importante voce dalla Palestina.
Ricordo che quando lo vidi in fotografia per la prima volta rimasi estremamente colpito. Come poteva essere  quella la faccia dell'unico reporter/attivista al mondo che era riuscito a rimanere nella Striscia di Gaza, durante la carneficina dell'operazione "Piombo fuso"? La faccia dell'unico occidentale al mondo disposto a rischiare la vita per testimoniare il dramma del popolo palestinese?
Da un lato il fatto che non fosse una specie di marine, ma un ragazzo qualsiasi con un aria estremamente bonaria, ne aumentò ai miei occhi l'immensa stima che già ne avevo per avere letto i suoi reportage, i più belli che mi sia capitato di leggere su dei quotidiani.
Dall'altro la sua "normalità" fece diminuire la mia personale autostima di parecchio.
Fatto sta che leggendo i suoi resoconti, che potete trovare qui, feci questo disegno della Striscia di Gaza, che mi sarebbe piaciuto fargli avere (non avendo allora visto la sua faccia, mi intimidii e non ne feci nulla, vedi alla voce autostima). Questo disegno finì nelle redazioni di qualche giornale, ma non venne mai pubblicato, forse anche perchè i giornali inseguono le notizie e poi se ne dimenticano.
Quindi glielo regalo oggi, purtroppo nel primo anniversario della sua morte.
Ciao Vik.
Restiamo umani.


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